Le forbici da ricamo

Per scegliere le forbici da ricamo giuste, è importante considerare innanzitutto la dimensione e la maneggevolezza. Le forbici da ricamo sono generalmente piccole, con una lunghezza compresa tra 9 e 12 cm. Questa misura compatta permette di lavorare con precisione su aree delicate e di mantenere un’ottima agilità di movimento. Un modello ben bilanciato e leggero è essenziale per evitare l’affaticamento delle mani durante lunghe sessioni di lavoro.

Forbici della marca KAI

Le lame devono essere sottili e molto affilate. La finezza delle lame è fondamentale per tagliare i fili con precisione, senza rischiare di strappare il tessuto. Più le lame sono appuntite e ben affusolate, più consentono di tagliare vicino ai punti senza danneggiare le fibre. Alcuni modelli hanno lame ricurve, particolarmente utili per tagliare i fili vicino al tessuto riducendo al minimo il rischio di rovinarlo.

In foto un modello di forbicine da ricamo marca KAI, é una marca giapponese di altissimo livello. La consiglio!

È inoltre importante scegliere forbici realizzate in acciaio inox, un materiale che garantisce non solo grande durata ma anche resistenza alla ruggine, caratteristica indispensabile per strumenti utilizzati frequentemente. Le forbici da ricamo di alta qualità sono spesso prodotte con materiali robusti, che assicurano maggiore precisione e longevità.

Infine, il comfort delle impugnature gioca un ruolo fondamentale. Alcuni modelli sono dotati di manici ergonomici che offrono una presa più comoda e riducono l’affaticamento. Per chi ricama regolarmente, investire in forbici confortevoli può fare una grande differenza in termini di durata e piacere del lavoro.

Perché non bisogna usare le forbici grandi da cucito per il ricamo?

Usare le forbici da cucito per il ricamo può sembrare una soluzione pratica, ma comporta diversi rischi e svantaggi che possono danneggiare il vostro lavoro delicato. Ecco perché è importante evitarlo e preferire forbici specifiche da ricamo:

1. Mancanza di precisione

Le forbici da cucito sono pensate per tagliare tessuti più spessi o grandi quantità di materiale. La loro dimensione e la larghezza delle lame non sono adatte alla finezza del lavoro di ricamo, dove ogni taglio deve essere estremamente preciso per non danneggiare i fili. Usare forbici troppo grandi o poco appuntite può portare a tagliare più fili del necessario o a ottenere tagli irregolari, compromettendo l’aspetto finale del ricamo.

2. Rischio di tagliare il tessuto

Le forbici da cucito hanno spesso lame più lunghe e meno appuntite rispetto a quelle da ricamo, e quindi sono meno adatte ai dettagli minuti. Nel ricamo è fondamentale tagliare i fili il più vicino possibile al tessuto senza rovinarlo. Con forbici tradizionali il rischio di scivolare e tagliare accidentalmente il tessuto è molto alto, soprattutto se si lavora su materiali delicati come lino o seta. Un solo errore può rovinare completamente una creazione.

3. Affaticamento e scomodità

Le forbici da cucito sono in genere più pesanti per lavori di precisione. Usare strumenti troppo grandi per lavori fini può causare affaticamento alle mani e rendere l’attività più faticosa e meno piacevole. Le forbici da ricamo, al contrario, sono leggere, maneggevoli e progettate per offrire comfort anche durante sessioni prolungate.

4. Riduzione della durata degli strumenti

Utilizzare le forbici da cucito per il ricamo può ridurne la durata. Tagliare fili sottili con lame pensate per materiali più spessi le farà smussare più rapidamente, rendendole meno efficaci anche per il loro scopo originario, cioè tagliare tessuti.

Investire nei giusti strumenti

Se amate il ricamo, è fondamentale investire in forbici appositamente studiate per questa tecnica. Oltre a garantire maggiore precisione e comfort, vi permetteranno di preservare la qualità del vostro lavoro e di evitare danni ai tessuti. Nel ricamo, la precisione è la chiave, e può essere raggiunta solo con strumenti adeguati.

Perché le forbici da ricamo hanno spesso la forma di una cicogna?

Le forbici da ricamo a forma di cicogna hanno un’origine affascinante, legata alla storia delle levatrici. Nel XIX secolo, infatti, le levatrici utilizzavano uno strumento chiamato pinza ombelicale per clampare il cordone dei neonati, e questo strumento aveva spesso la forma di una cicogna, simbolo di nascita e maternità.

Con il tempo, gli artigiani e i fabbricanti di strumenti da cucito si ispirarono a questa forma simbolica, adattandola alle forbici da ricamo, che per la loro delicatezza e precisione richiamavano anch’esse l’idea di cura e di creazione. Così, le forbici a forma di cicogna divennero un oggetto non solo funzionale, ma anche emblematico e portafortuna, associato alla nascita di nuove opere d’ago e filo.

Con il passare del tempo, questo design venne adottato per le forbici da ricamo, poiché le levatrici erano spesso anche ricamatrici. Queste forbici, dalla forma sottile ed elegante, permettevano di tagliare i fili con grande precisione, richiamando al contempo la figura benevola della cicogna che, nel folklore europeo, è associata alla nascita.

Oggi le forbici da ricamo a forma di cicogna sono diventate un oggetto al tempo stesso pratico e decorativo, molto apprezzato dalle ricamatrici per la loro finezza e per il loro forte valore simbolico.

Queste forbici a forma di cicogne venivano usate per clampare (e non per recidere) il cordone ombelicale del neonato prima di procedere alla legatura ed al taglio e venivano amorevolmente conservate in seguito come amuleto benaugurante per il neonato. Sono in argento, la prima è francese caratterizzata dal serpente di Esculapio attorno al collo (1850 ca.) e da una base di appoggio a zampe di pollo; la seconda è tedesca e la base su cui appoggia è un ranocchio (fine 1800); la terza molto floreale è probabilmente inglese ed ha la base rappresentata da una tartaruga (fine 1800). Caratteristica costante è l'immagine di un bimbo in fasce nelle parti interne delle ali.

Collezioni Rocchini Dumas.

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Perché nella tecnica del Lunéville si ricama al rovescio?