I fili da ricamo
Nel ricamo d’alta moda, la scelta del filo è fondamentale per garantire qualità e durata del lavoro. Che si tratti di ricamare perle, paillettes o tubicini, ogni tipo di filo deve essere selezionato con cura in base al progetto!
Oggi vi presento i fili più utilizzati nel ricamo d’alta moda, insieme ad alcuni consigli pratici per sfruttarne al meglio le potenzialità!
Filo in cotone cerato della marca francese “Au chinois”
Il filo in cotone cerato "Au Chinois"
Il filo in cotone cerato della marca “Au Chinois” (comunemente chiamato in francese “coton glacé”) è un punto di riferimento nel ricamo haute couture. Si distingue per il suo aspetto liscio e brillante, pur essendo mediamente resistente. Conosciuto anche come “filo da guanto”, era in passato impiegato per la realizzazione di guanti in pelle o tessuto. Oggi è perfetto per il ricamo, il patchwork e altri lavori che richiedono finitura precisa e fluidità.
Considero questo filo mediamente resistente rispetto a un filo in poliestere. Ovviamente, se viene sottoposto a trazioni estreme, può rompersi: resta pur sempre un filo composto da fibre naturali. Tuttavia, possiede proprietà differenti rispetto al poliestere: grazie al suo effetto cerato, la formazione di nodi è minima, e al contempo conferisce al ricamo un aspetto più fluido. Scivola con facilità nel tessuto, evitando sfilacciamenti e grovigli, il che lo rende particolarmente prezioso per progetti complessi, densi e dettagliati.
Bobine di fili in poliestere della marca tedesca “Gutermann”
Il filo in poliestere Gutermann
Un’altra scelta molto diffusa è il filo in poliestere, in particolare quello della marca Gutermann. Si tratta di un filo molto versatile e molto resistente, adatto a una vasta gamma di tessuti e ornamenti. Pur avendo un aspetto meno raffinato rispetto al cotone cerato, offre comunque ottima resistenza. È particolarmente indicato per lavori che richiedono flessibilità e una buona durabilità nel tempo.
Il trucchetto della cera d’api!
Serve a rinforzare il filo, evitare che si sfilacci o si formino nodi, e facilita sia il passaggio del filo nel tessuto sia l’infilarlo nell’ago.
Per cerare il filo, basta scorrere il filo contro un pezzo di cera esercitando una buona pressione, quindi tirarlo mantenendolo a contatto con la cera. L’operazione può essere ripetuta più volte in base all’effetto desiderato.
Se si utilizza il filo in poliestere Gutermann, è importante prepararlo bene prima di iniziare il ricamo. Dopo aver tagliato il filo e infilandolo nell’ago, passatelo attraverso un blocco di cera d’api. Questo aiuta a evitare che il filo si intrecci o formi nodi durante il lavoro. La cera d’api rende inoltre il filo più facile da maneggiare e ne prolunga la durata, soprattutto nella realizzazione di elementi delicati.
Questo non é necessario per il cotone cerato perché appunto é già ricoperto da una sostanza cerosa.
Consigli per ricamare tubetti in vetro o plastica
I tubetti, spesso realizzati in vetro o plastica, sono particolarmente delicati da lavorare: i loro bordi affilati possono facilmente tagliare un filo non preparato correttamente.
Ecco alcuni accorgimenti per ricamarli senza problemi!
Lavorare con filo doppiato sull’ago: aumenta la resistenza del filo e riduce il rischio di rottura. Questo trucco è particolarmente utile quando si ricamano elementi fragili o abrasivi.
Passare più volte nello stesso tubetto: se non si raddoppia il filo all’inizio (quindi lavorate con filo semplice), assicurarsi di passare più volte in ogni tubetto. Questo rinforza il lavoro e limita gli attriti, proteggendo il filo.
Pompon di tubi infilati
I fili DMC
È importante comprendere che non tutti i fili sono adatti a questa tecnica delicata. In particolare, i fili DMC, come il cotone mouliné o il cotone perlato, sebbene eccellenti per altri tipi di ricamo, non sono indicati per ricamare perle e paillettes.
Perché? Semplicemente perché questi fili sono troppo fragili per sopportare il peso e la tensione esercitati da perle e paillettes. Usarli potrebbe compromettere qualità e durata del lavoro!
Tuttavia, il cotone perlato DMC ha comunque un ruolo nel progetto: è ideale per montare il tessuto sul telaio da ricamo, una fase preparatoria fondamentale per garantire la giusta tensione del supporto.
Ricordate che i fili DMC, come il mouliné e il perlato, danno il meglio in altri tipi di ricamo, ad esempio nella pittura a ago, permettendo di creare meravigliosi sfumati ed effetti di texture.
Per il ricamo di perle e paillettes con il crochet di Lunéville, è invece consigliabile usare fili specificamente progettati per questa tecnica, che offrano la resistenza necessaria per un risultato duraturo e brillante.
La ciniglia di seta
La ciniglia di seta
Il filo di ciniglia in seta è un tipo di filo specifico per il ricamo d’alta moda, apprezzato per la sua texture morbida e vellutata e per il suo aspetto lussuoso. Ecco una panoramica dettagliata:
1. Composizione e texture
Costituito da fibre di seta (talvolta miste ad altri materiali) ed è caratterizzato da una superficie vellutata e leggermente “pelosa”. Si ottiene intrecciando i fili di seta in modo da creare un effetto soffice e voluminoso, simile al velluto. Il termine “chenille” deriva dal francese per “bruco”, perché il filo ricorda la morbidezza del corpo di un bruco.
2. Aspetto e brillantezza
La seta è naturalmente lucente, é questo filato ne combina la brillantezza con una texture ricca e morbida, conferendo al ricamo un aspetto particolarmente opulento. La luce riflessa dalla seta aggiunge un subtile splendore ai motivi ricamati.
3. Utilizzo
Questo filato é principalmente impiegato per ricami decorativi e lavori artistici, grazie alla sua capacità di creare rilievi e volumi nei motivi. Alcuni utilizzi tipici includono:
Ricami floreali, per imitare la morbidezza e la densità dei petali.
Motivi di foglie o animali, dove la texture dona un aspetto realistico e arricchito.
È particolarmente indicato in tecniche di ricamo a mano o con ago, dove si desidera ottenere una texture ricca e contrastata.
4. Vantaggi
Texture unica: morbida e vellutata, ideale per ricami di lusso.
Brillantezza naturale della seta: aggiunge un delicato splendore al lavoro.
Grande morbidezza: piacevole al tatto e alla vista.
5. Precauzioni d’uso
Il filo é fragilissimo rispetto ai fili da ricamo standard. La sua texture vellutata può sfilacciarsi o perdere “pelo” se non maneggiata con cura. I ricamatori devono prestare attenzione alla tensione del filo e alla manipolazione per non danneggiarlo!
Inoltre, essendo spesso troppo spesso per passare attraverso tessuti sottili, il filo chenille va appoggiato sul tessuto e fissato con il punto di Boulogne, piuttosto che infilato direttamente nell’ordito del tessuto!